Il Teorema del Sociologo Carlo M. Cipolla ai tempi della crisi COVID-19

L’amico e collega Umberto Mangiardi, ieri durante una chiacchierata (e visto che siamo in un clima nazionale che si divide tra ottimisti e cacciatori di “colpevoli” sottolineo che si è trattato ovviamente di una VIDEO-chiacchierata) mi ha portato alla conoscenza del lavoro del Sociologo Carlo M. Cipolla, nato nel 1922 e mancato nel 2000, tra le altre cose Visiting Professor anche alla prestigiosa Berkeley University.

Non potendo, né volendo, riportare la biografia intera o il lavoro della vita di una personalità accademica di cui conosco il lavoro solo da 24h, mi limito però a riscontrare che una parte del suo lavoro, ben farcita sia d’intelligenza che di ironia, può dare ancora molti spunti per interpretare cosa sta accadendo dal punto di vista delle tendenze comportamentali che emergono, secondo me, quando l’irrazionalità e l’irragionevolezza “passano il segno”, come durante periodi di forte stress e crisi, come quello che sta vivendo la razza umana in questi giorni sotto la pressione del COVID-19, per ragioni che tutti sappiamo.

Nel dettaglio, la parte del lavoro del Prof. Carlo M. Cipolla che vorrei riportare qua oggi è quella legata all’analisi dell’umana stupidità, in cui l’accademico presenta le CINQUE LEGGI DELLA STUPIDITA’ UMANA.
A me hanno fatto sia sorridere, che riflettere…eccole:

  1. Prima Legge FondamentaleSempre e inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero di individui stupidi in circolazione;
  2. Seconda Legge FondamentaleLa probabilità che una certa persona sia stupida è indipendente da qualsiasi altra caratteristica della stessa persona;
  3. Terza (ed aurea) Legge FondamentaleUna persona stupida è una persona che causa un danno a un’altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita;
  4. Quarta Legge FondamentaleLe persone non stupide sottovalutano sempre il potenziale nocivo delle persone stupide. In particolare i non stupidi dimenticano costantemente che in qualsiasi momento e luogo, ed in qualunque circostanza, trattare e/o associarsi con individui stupidi si dimostra infallibilmente un costosissimo errore;
  5. Quinta Legge FondamentaleLa persona stupida è il tipo di persona più pericoloso che esista.

(Testo ri-preso integralmente da un articolo online tratto da Business Insider del 2018)

Sempre Cipolla, a seguire di questa iniziale divisione, realizza anche un grafico che reputo interessante per dividere (un po’ sulla scia di quanto proposto in diverse salse nel mondo aziendale, partendo dalla matrice di BCG su cash cow / dog / question mark / star ed anche altri modelli differenziali su diagrammi a varia presentazione) l’essere umano in categorie (SprovvedutoIntelligenteStupidoBandito) , che trovate un po’ ovunque ma anche al link di Wikipedia.

Quadrante stupidità Carlo M. Cipolla: sprovveduti, intelligenti, banditi e stupidi

La sintesi finale è che gli stupidi – come “agenti” anche inconsapevoli di stupidità – sono pericolosissimi per le persone dotate di un quoziente intellettivo e ratio decenti, poiché sono contraddistinti da un agire, appunto, illogico e per lo più dannoso sia per il prossimo che per sé stessi.

Per chi fosse interessato ad approfondire il tutto con più tempo e pazienza, consiglio di acquistare (ovviamente online visto il periodo) il testo integrale del libro Allegro ma non troppo di Carlo M. Cipolla edito da “Il Mulino” come prima edizione nel 1988, ma ancora distribuito ed attualissimo, almeno secondo me.

Trovo che, ancora una volta, le Scienze Umanistiche possano offrire degli interessanti ADDENDUM alla cultura matematica e scientifica in senso stretto, ancor di più oggi e nel contesto specifico in cui viviamo.

Sono più che pronto a scambi e a riflessioni sul tema, senza avere un aggancio specifico cui fare riferimento – o forse avendone troppi… e non sapendo personalmente da quale scegliere per iniziare tra finanza comportamentale, norme di vivere decenti ai tempi del COVID-19, gestione della crisi (nella società occidentale ed italiana in primis), reazioni della “vita a distanza” ed impatto sulla salute mentale delle persone, azioni-reazioni di individui, Governi ed aziende, etc etc…

In chiusura aggiungo solo che in questi tempi difficili, mi è apparso evidente che il modo di agire e comportarsi di alcuni sia mutato: cercherò di capire come utilizzare al meglio il lavoro del Prof. Cipolla, attuando dei carotaggi per valutare, per quanto possibile senza giudizio o condanne, un po’ me stesso, ma anche il “resto del mondo” a confronto con il diagramma e le categorie di cui sopra…chissà cosa si riuscirà a capire e quali saranno le eventuali conclusioni.
Questo tenendo conto che ognuno fa quel che può, compreso lo scrivente com’è ovvio, e pur confidando con (incauto?) ottimismo sulla capacità della razza umana di riprendersi più forte di prima dalle situazioni di crisi.

La speranza è l’ultima a morire, no?
(finger crossed)

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